“Puglia:Sedici:Noni” è un progetto fotografico a lunga scadenza che ha la pretesa di raccontare il Salento per set inconsistenti e inconsapevoli. Non immagini da cartolina, non scene intrecciate tra voci e territorio, ma set casuali, luoghi di scena involontari, teatri lasciati volutamente vuoti prima di girare la scena affinché non vengano “sporcati” da alcuna presenza. Set di comparse protagoniste, voci di una sceneggiatura ideata e tralasciata perché altri ne abbiano beneficio senza saperlo. La scelta del formato 16:9 (da cui il titolo del progetto Puglia:Sedici:Noni) è dovuta al desiderio di una rappresentazione non consueta che richiami allo stesso tempo il concetto di cinema e coinvolga la visione ampliata dell'occhio umano. Tale formato è quello proporzionale utilizzato dalle nuove tecnologie nel campo dell'alta definizione. Il formato sta via via sostituendo il 4:3 lasciando fissa l'altezza dello schermo ma aumentando la lunghezza del 33%: tale formato è quello che più si avvicina alla visione dell'occhio umano in quanto, anche se il campo visivo sia effettivamente di 4:3, il cervello elabora le informazioni estendendo la visione in lunghezza. La scelta di un formato esteso dunque non è vincolato alla sola dimensione ma all'arricchimento con l'introduzione del fattore emotivo che altro non occupa se non il 33% aggiunto.